On the stage
Protagonista delle fiction dagli ascolti più alti, tanto per la Rai tanto per Mediaset (Rex per quattro stagioni, Capri per due stagioni, Donna Detective per due stagioni, Elisa di Rivombrosa, Incantesimo, Solo per Amore, ecc, ecc), ha sempre messo a disposizione la sua acclarata professionalità interpretando personaggi dai diversi risvolti psicologici, donando loro sfaccettature piene di conseguenze e colori ; fornendo, insomma, alla dimensione stessa d’attore, il ruolo e la dignità che merita. Kaspar ama divertirsi e stupire intrattenendo, ed ecco il motivo per il quale adora i Talent Show che possano porgli rinnovati stimoli ed obiettivi. È da leggere sotto quest’ottica, la sua partecipazione a “Tale e Quale” nel 2013, che continua a mostrarlo camaleontico e poliedrico, divenendo di Fatto, una delle rivelazioni del programma. Così come l’ultima edizione de “l’Isola dei Famosi” Mediaset, dove è arrivato in finale dopo due mesi di reale sopravvivenza, cimentandosi con successo nella pesca, sfamando l’intero gruppo dei “naufraghi” per gioco. Ricordiamo ancora le molteplici e fortunate esperienze in palcoscenico a firma dei migliori Registi e con personaggi platealmente considerati ardui, affrontati con una stoica dedizione e serietà. L’ultima fiction “Rosamunde Pilcher: l'eredità di nostro padre” prodotta dalla Germania e per il mercato internazionale, andata in onda su Canale 5 a settembre 2019 è appena stata replicata battendo gli ascolti de “La vita in diretta”. Prima dell’obbligata quarantena stava partendo per Malta in veste di protagonista di un film per il cinema ed era in tournee, registrando il tutto esaurito, accanto alla collega Laura Lattuada. Sul nostro palcoscenico radiofonico ci racconta quali pericoli corre lo spettacolo in questo periodo e soprattutto cosa gli manca di più è un abbraccio, proprio come quello che manca a Fulvio Effe, un cantautore Piemontese che sul nostro palcoscenico radiofonico ci presenta “L’istante di un brivido” una lettera musicale profondamente autobiografica ed intima, che Fulvio Effe scrive e dedica al padre. «“L’istante di un brivido” è una canzone che per me ha un enorme significato. Il testo racconta del dolore e del “vuoto” che una grossa perdita può causare, come nel mio caso è stato per la perdita del mio papà - spiega Fulvio Effe a proposito del nuovo singolo – ma non è solo un grido di dolore: il brano vuole trasmettere un messaggio positivo sul fatto che comunque certe situazioni, certe persone, ti rimangono “incollate” addosso per tutta la vita, forse non più in senso materiale ma sicuramente in modo comunque molto profondo». « “L’istante di un brivido” è una canzone che per me ha un enorme significato. Il testo racconta del dolore e del “vuoto” che una grossa perdita può causare, come nel mio caso è stato per la perdita del mio papà - spiega Fulvio Effe ai microfoni di On The Stage – ma non è solo un grido di dolore: il brano vuole trasmettere un messaggio positivo sul fatto che comunque certe situazioni, certe persone, ti rimangono “incollate” addosso per tutta la vita, forse non più in senso materiale ma sicuramente in modo comunque molto profondo».
L’ultimo ospite della playlist di “On The Stage” è Papaedge, un nome che sulla sua carta di identità si legge Dario Sponza. Autore, musicista e produttore, chitarrista, uno strumento che gli regala il nome d’arte PapaEdge in omaggio a The Edge dei U2. Tra le sue esperienze ci sono concerti e partecipazioni in qualità di musicista a Sanremo Giovani e Sanremo Rock. Sul palcosenico di On The Stage canta: «Siamo a un punto di non ritorno. O decidiamo adesso, come specie umana, un’inversione di rotta e ci riappropriamo dei nostri veri diritti, smettendola di delegare e prendendo parte a una nuova rinascita, o saremo definitivamente privati di tutto ciò che ci rende umani». parole contenute in “Rivoluzione contemporanea”, un brano che si sposa con la filosofia del periodo. Un brano che Coronona Virus a parte, invita a risvegliare le coscienze di tutti noi attraverso l’analisi del baratto odierno degli autentici diritti umani per false e illusorie libertà.
Il videoclip di “Rivoluzione contemporanea”, diretto da Francois Gnisci, ritrae Papaedge in veste di cliente in uno strano barber shop: l’intera sequenza di immagini vuole essere una metafora per spiegare l’impossibilità di sfuggire a ciò che ci impone la società, pena l’esclusione. Lo segnaliamo solo per restituire alle nostre menti una illusoria normalità.
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