Amici 10. La finalissima



Questa sera la danza replica in tv con AMICI 10 di Maria de Filippi.
Finale attesissima, soprattutto per la presenza di veri talentuosi come da anni auspicava la direttrice della scuola più amata d’Italia. Per il primo anno assoluto la danza riveste un ruolo importante all’interno di AMICI. Le discussioni animate dei maestri, Celentano, Cannito, Garofano hanno fruttato alla danza più notorietà. Le loro divertenti diatribe intestinali sui fouettè, attitude o port de bras, hanno messo a nudo il mondo della danza, che come nel film Black Swan esaltano il lato oscuro di un ballerino che in scena ha grazia ed eleganza ma al di fuori potrebbe far emergere la parte più nascosta del carattere che incarna il Cigno Nero.
Discussioni a parte, una Commissione di esperti, questa sera assegnerà il premio finale di 100.000 euro. Oltre alla normale sfida trai cantanti Virginio e Annalisa e tra i ballerini Vito, Giulia e Denny ci saranno anche tanti super ospiti. A cominciare da Emma Marrone e Alessandra Amoroso per finire con Roberto Vecchioni e Fiorella Mannoia.
I 4 ospiti duetteranno con i cantanti rimasti in gara.


Intanto nella serata di sabato Ballando con le stelle di Milly Carlucci, ha visto l’eliminazione della campionessa di nuoto Alessia Filippi e Raimondo Todaro, dopo il duello finale con Barbara Capponi e Samuel Peron. La bellezza e la notorietà della giornalista di RaiUno hanno preso il soppravento sulle medaglia d’oro. La cultura supera lo sport? A quanto pare si, anche se secondo me questo accade solo nei talent. Nella serata di ieri lo show di RAIUNO ha portato a Viale Mazzini un ascolto pari a 5.477.000 telespettatori contro i 4.089.000 de La Corrida di Flavio Insinna e Antonella Elia, che nonostante ospiti come Raoul Tulli, Rita Dalla Chiesa e Al Bano, non ce l'ha fatta a batter il tempo elettrizzante della balera televisiva.




Sull’ultimo numero della rivista La Danza abbiamo affrontato il fenomeno talent e danza in tv. Nell’articolo, firmato da Tommaso Martinelli e Luigi Miliuci, emerge la giusta analisi dei programmi che la televisione italiana, nel corso degli anni, ci ha proposto, con risultati non sempre soddisfacenti.
La descrizione dei due giornalisti esperti di Televisione e piuttosto veritiera e per questo che oggi voglio riproporvela nel mio blog.

"La Danza in Tv" di Luigi Miliucci e Tommaso Martinelli.


In principio furono i grandi show del sabato sera: negli anni '70 e '80 non esisteva, infatti, spettacolo televisivo che non prevedesse la presenza di un corpo di ballo professionista e non inserisse in scaletta importanti spazi dedicati alle sue esibizioni. Lo spettatore italiano poteva così assistere a raffinate coreografie, veri e propri piccoli spettacoli all'interno dello stesso show, eseguite da ballerini di provata esperienza. Le successive profonde trasformazioni che hanno investito il mondo televisivo hanno, per lungo tempo, relegato la danza ad un ingiusto ruolo di marginalità, affidandola, per di più, a giovani showgirl che maldestramente si improvvisavano ballerine. Le varie “schedine”, “veline”, “letterine” e “letteronze” e i loro “stacchetti” prendevano così il posto un tempo occupato da grandi prime ballerine, formatesi a suon di ore ed ore di sala prova, e di balletti che, per la loro complessità, o per la magia dei costumi, avevano fatto epoca. Il nuovo secolo, però, riscopre l'importanza della danza in tv, il suo appeal sul telespettatore e assistiamo ad una singolare inversione di tendenza che moltiplica gli spazi televisivi dedicati, ispirati o volti a celebrare il ballo. I dirigenti televisivi comprendono che portare sullo schermo grandi eccellenze della danza o giovani talenti che hanno scelto di consacrare la propria vita a questa nobile disciplina sia una garanzia per registrare grandi ascolti ed elevare il grado di qualità di palinsesti sempre più infestati da contenuti trash. Nel 2001, nasce “Amici”, una scuola di spettacolo, ideata e diretta dalla geniale Maria De Filippi, che offre l'opportunità a numerosi giovani di formarsi in diverse discipline artistiche. Il programma, che incontra sin da subito i favori del pubblico, si trasforma, nel corso degli anni, in un'inesauribile fucina di talenti e proprio la danza ricopre un ruolo di vitale importanza, tanto che celebrati coreografi come Garrison Rochelle, Steve La Chance, Daniel Ezralow e Marco Garofalo decidono di aderire al progetto. Per la prima volta poi, anche la danza classica si apre al grande pubblico che inizia a conoscere ed apprezzare una disciplina tradizionalmente piuttosto elitaria. Nonostante negli ultimi tempi le polemiche all'interno del programma abbiano parzialmente oscurato e sottratto tempo alle esibizioni artistiche, non può essere dimenticato, né misconosciuto il merito di questa trasmissione di aver riportato la danza agli antichi fasti. La Rai non sta a guardare e nel 2005 fa il suo debutto “Ballando con le stelle”, talent ispirato al format della BBC “Strictly come dancing”, con alla guida Milly Carlucci. Il pubblico si appassiona alle esibizioni di volti noti del piccolo schermo che, sotto la sapiente, e soprattutto paziente, direzione di maestri di ballo professionisti, tentano di imparare i rudimenti del ballo. Gli italiani popolo di santi, poeti e navigatori, si scoprono anche popolo di ballerini e, sulla scia del successo del programma, si moltiplicano le iscrizioni alle scuole di ballo. La tv diventa danza-dipendente e anche le reti satellitari cavalcano l'onda fortunata. Nel 2009, Sky celebra il grande ritorno di una professionista che di danza senza dubbio se ne intende: Lorella Cuccarini, padrona di casa di “Vuoi ballare con me”, ispirato al format Disney “Your mama don't dance”. La novità del programma, che vede tra i suoi giudici anche Franco Miseria, consiste nel far esibire giovani ballerini di talento in coppia con un proprio genitore, quest'ultimo, ovviamente, digiuno di danza. La trasmissione divertente, ben fatta e tutt'altro che urlata, viene penalizzata da una maldestra collocazione in palinsesto che vede il talent trasmesso dopo le 22.00, nell'illusoria convinzione di poter sfruttare il traino offerto dallo show di Fiorello. Anche mamma Rai, però, compie qualche passo falso. Sempre nel 2009, debutta, su RaiDue, “Academy”, condotto da Lucilla Agosti, talent-show interamente dedicato alla danza. L'idea è quella di sfidare “Amici” attraverso un programma che rifugga da polemiche e liti varie prediligendo prove in sala ed esibizioni in studio. La trasmissione, però, che vede in giuria anche Raffaele Paganini, non decolla e, proprio nello scontro del sabato pomeriggio con “Amici”, viene sonoramente sconfitta. Anche all'estero, però, si moltiplicano i programmi dedicati alla danza. Tra i numerosi che affollano i palinsesti, ricordiamo “DanceLife”, prodotto dalla star del pop mondiale Jennifer Lopez. Ancora una volta protagonisti sono giovani talenti danzanti che inseguono, con caparbietà e spirito di sacrificio, il loro sogno di vivere danzando. Numerose le guest star accorse a sostenere i ballerini in erba da Nelly Furtado, a Mary J. Blige a Ashlee Simpson. Una breve rassegna questa che testimonia la rinnovata attenzione, dunque, dei dirigenti televisivi e dei telespettatori italiani nei confronti della danza che, sebbene forse non determinerà la resurrezione del vecchio varietà, in cui, dati d'ascolto alla mano, i balletti coincidevano spesso con i picchi dell'auditel, risulta comunque piuttosto incoraggiante. Una bella soddisfazione per tutti gli operatori del settore che possono tornare ad auspicare di veder celebrato anche dalla tv, e non solo dal teatro, il loro eccellente lavoro.

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